Creste Resegone Skyrace: una skyrace aerea e vertiginosa, il prossimo settembre
Domenica 14 settembre si correra la prima edizione della skyrace del monte Resegone organizzata dal CAI della Valle Imagna e patrocinata dalle associazioni Valetudo skyrunning Italia e Rosa.
Il ritrovo è fissato alle ore 07.30 presso il campo sportivo di Brumano in valle Imagna provincia di Bergamo, il via è previsto dal campo sportivo di Brumano alle ore 09.00. Le iscrizioni si riceveranno on line sul sito http://www.caivalleimagna.it/. La skyrace assegnerà il 1° Trofeo Manini Sergio alla memoria, Manini era un consigliere del Cai ed è perito in un’azione di volontariato. Il percorso Prealpino di questa nuova skyrace della Valle Imagna saprà conquistare il cuore e la vista dei corridori del cielo che amano i tracciati tecnici e unici dal punto di vista dello spettacolo puro nella natura selvaggia d’alta quota. Nel lungo passaggio sulle creste la corsa sarà disagevole, gli atleti troveranno un sentiero stretto e ripido, esaltanti saranno i passaggi sulle placche rocciose, il percorso presenta anche un breve tratto attrezzato con una corda metallica, arrivati sul primo poggio il panorama sul Lecchese e sulla valle Imagna è a dir poco straordinario. Arrivati a fil di cielo il sentiero è poco più di una traccia, risale rapidamente fra guglie rocciose, scivoli erbosi e torrioni, insomma una skyrace aerea e vertiginosa.
Si partirà da Brumano ad una quota di 891 metri sul livello del mare, la quota d’arrivo è di 1260 metri al rifugio Resegone e il gpm della skyrace è presso il rifugio Azzoni ad una quota di 1853 metri, il dislivello totale sarà di 2100 metri. L’organizzazione prevede il trasporto degli indumenti degli atleti alla location del finisch, dopo la gara ci sarà un pranzo presso il rifugio Rifugio Resegone, il direttore di gara è il signor Locatelli Luciano.
Dalle creste del Resegone è possibile ammirare i tre laghetti brianzoli di: Oggiono, Annone e Pusiano; nelle giornate limpide il panorama sull’arco alpino è da capogiro si può scorgere senza l’ausilio di un binocolo le sagome dei maestosi: Rosa e Cervino.
Di Giorgio Pesenti